PORTO AZZURRO
Porto Azzurro
Porto Azzurro è un comune di 4585 abitanti, il nome originario era Portolongone visto la considerevole lunghezza dell’insenatura. Nasce come villaggio di pescatori e contadini sempre alla mercè di pirati e saccheggiatori.
Gli spagnoli nel 1500, scegliendolo come base per il loro dominio sul nord tirreno, hanno dato un pò di sicurezza agli abitanti quindi anche un pò di prosperità lasciando un’impronta fortissima della loro influenza che è ancora visibile nello stile architettonico di molte ville e persino in molti cognomi di famiglie portazzurresi.
La storia si evolve con un susseguirsi di dominazioni: francesi, Regno di Napoli, Napoleone, Granducato di Toscana e infine l’unità d’Italia. Nel 1947 dopo la seconda guerra mondiale gli abitanti di Portolongone chiesero ed ottennero di cambiare il nome in Porto Azzurro.
Porto Azzurro ancora oggi è un borgo marinaro sovrastato dall’imponente fortezza del ‘600 di origine spagnola e la grossa vocazione turistica ne fa uno dei paesi più vivaci dell’isola. Il cuore pulsante del paese è la Piazza (piazza Matteotti) che si affaccia direttamente sul mare e diventa il teatro dei tanti spettacoli estivi. Il lungomare e le viuzze del centro sono animate da moltissimi ristoranti, pizzerie e negozi vari.
Alla fine del lungomare ha inizio una bellissima passeggiata, la passeggiata Carmignani, che collega Porto Azzurro a Barbarossa che passando sotto le mura del forte spagnolo regala degli scorci veramente unici. Questa passeggiata è stata attrezzata con panchine e anche illuminazione notturna ed è adatta a tutte le età.
Sicuramente luoghi d’interesse storico naturalistico da visitare sono: Forte Longone, Forte Focardo, il Monastero di Monserrato, il Laghetto di Terranera, il Monte della Croce (Monte Mar di Capanne) e Monte Castello.
Forte Longone
L’imponente complesso fortificato venne edificato dagli Spagnoli all’inizio del Seicento, per potenziare il sistema difensivo costiero dello Stato dei Presidi, il cui territorio inglobava anche parte della costa orientale e meridionale dell’isola. L’intera struttura fortificata fu realizzata in soli due anni, tra il 1603 e il 1605. Le originarie funzioni di avvistamento e di difesa furono svolte fino alla metà dell’Ottocento, quando gradualmente la struttura militare fu dismessa per essere convertita in carcere, funzione che svolge tuttora.
Nell’area compresa all’interno della fortificazione si trovano vari fabbricati, che in passato ospitavano il palazzo del governatore, tre polveriere, un’armeria, gli alloggi delle guarnigioni, alcuni magazzini, un ospedale e un mulino a vento. Nell’area compresa all’interno del complesso fortificato furono edificate anche due chiese, la chiesa di San Giacomo Maggiore, in stile barocco, oltre alla cappella di Santa Barbara nella piazza d’Armi.
Forte Focardo
L’imponente complesso fortificato venne fatto costruire in epoca seicentesca, più precisamente nel 1678, dal governatore Don Fernando Focardi o Foxardo per implementare il sistema difensivo dello Stato dei Presidi.
Oggi forte Focardo ospita il faro di Capo Focardo della Marina Militare, costituito da una torre ottagonale in pietra di calcare rosa e gli alloggi del personale della Marina Militare.
Chiesa di Monserrato
Il santuario della Madonna di Monserrato è un edificio sacro che si trova all’isola d’Elba in località Monserrato presso Porto Azzurro, al centro della valle che si apre tra il Monte Castello e la Cima del Monte.
Il santuario venne eretto nel 1606 su ordine del primo governatore spagnolo di Longone, don José Pons y León, che commissionò anche la copia del quadro della Madonna (Nuestra Señora Morena) eseguita da autore ignoto a imitazione di quella del Monastero di Montserrat presso Barcellona, edificio realizzato in un contesto paesaggistico molto simile. Le influenze della cultura architettonica del barocco iberico si avvertono nelle decorazioni che movimentano le superfici.
Interessante è la decorazione parietale della sacrestia e degli ambienti attigui, con volute vegetali rosso ocra, dove spiccano cartigli dipinti del XVIII secolo in lingua latina con citazioni tratte da varie opere letterarie tra cui la Genesi e l’Eneide. La parte retrostante della chiesa, insieme all’attuale facciata, venne realizzata nel 1768. Il santuario fu visitato da Napoleone Bonaparte nel settembre 1814. La custodia dei romiti, iniziata con l’edificazione del santuario, terminò nel 1866.